dieta mediterranea

Dieta Mediterranea rallenta l’invecchiamento

Dieta Mediterranea: può avere effetti duraturi sulla salute del cervello.

Un nuovo studio dimostra che le persone anziane che hanno seguito una dieta mediterranea conservano più degli altri il volume cerebrale. Lo studio è stato pubblicato online il 4 gennaio 2017 su Neurology®, la rivista medica della American Academy of Neurology. Ma contrariamente a studi precedenti, mangiare più pesce e meno carne non sembra comportare cambiamenti nel cervello.

La dieta mediterranea comprende grandi quantità di frutta, verdura, olio d’oliva, fagioli e cereali (come il grano e il riso), una moderata quantità di pesce, latticini e vino e piccole quantità di carne rossa e pollame.

“Con l’avanzare dell’età, il cervello rimpicciolisce e perdiamo le cellule cerebrali che possono influenzare l’apprendimento e la memoria”, ha detto l’autore dello studio Michelle Luciano, PhD, dell’Università di Edimburgo in Scozia. “Questo studio è una prova in più che la dieta mediterranea ha un impatto positivo sulla salute del cervello.”

I ricercatori hanno raccolto informazioni sulle abitudini alimentari di 967 scozzesi di circa 70 anni che non hanno avuto sintomi di demenza. Tra queste, 562 persone si sono sottoposte ad una scansione MRI del cervello all’età di circa 73 anni per misurare il volume del cervello in generale, il volume della materia grigia e lo spessore della corteccia, che è lo strato esterno del cervello. Da quest’ultimo gruppo, 401 persone sono tornate per una seconda risonanza magnetica a 76 anni.

E’ stato notato che le persone che non sono rimaste fedeli alla dieta mediterranea avevano più probabilità di avere una maggiore perdita di volume cerebrale totale nel corso dei tre anni rispetto alle persone che hanno seguito la dieta mediterranea in modo più rigoroso.

Lo studio conferma che il cambiamento della dieta ha causato, nelle persone che non sono rimaste fedeli alla dieta mediterranea, il 0.5 % della perdita del volume totale del cervello. Questo valore è la metà della perdita del volume dovuta al normale processo di invecchiamento.

Non c’è stata alcuna relazione tra il volume della materia grigia o dello spessore corticale e la dieta mediterranea.
In contrasto con precedenti studi, i ricercatori non hanno rivelato nessun legame tra cambiamenti del cervello e consumo del pesce piuttosto che della carne.

“Nel nostro studio, sono state analizzate prima le abitudini alimentari e poi il volume del cervello, il che suggerisce che la dieta può essere in grado di fornire una protezione a lungo termine per il cervello”, ha detto Luciano. “Tuttavia, sono necessari studi più ampi per confermare questi risultati.”

Fonte: ScienceDaily

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